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Come sono finita in Svezia

Inizio di una breve storia triste:

 

17 minuti dopo avevo un volo prenotato per l’Europa.

Lunedì 9 Marzo, nel bel mezzo delle vacanze di primavera, la Juilliard ha comunicato la sospensione dei corsi universitari fino al 29 Marzo. Appena tre giorni dopo, è arrivata invece l’email riguardo la chiusura della scuola per il resto del semestre.

Sono solitamente piuttosto social in corrispondenza dei miei spostamenti oltre-oceanici, ma questa volta non ho condiviso molto, per il semplice motivo che sono scaramantica, ed essendo già di mio piuttosto pessimista, non volevo chiamarmi tutte le sfighe in un momento già di per sé stressante.

Non sono mai stata troppo fortunata con i miei viaggi. Per un qualche motivo arrivo sempre a mettermi in viaggio con carte di credito bloccate, senza soldi sul conto o con voli cancellati o modificati. Beh questa volta una certezza la avevo: se non altro non ero povera. La paga di ore di lavoro era appena arrivata e il mio conto superava i 900$. Una lussuria.

Insomma è Giovedì sera ed ho il mio volo British prenotato per Domenica alle 22.45. Essendo rischioso e complicato rientrare in Italia, opto per la ridente cittadina di Uppsala, in Svezia, dove mia sorella vive da più di un anno. Ho il tempo di impacchettare la mia stanza e far sì che la mia migliore amica trascorra un ventunesimo compleanno un po’ meno deprimente di quel che si prospetta essere.

Bene, non mi dilungo troppo, ma per rendere l’idea:

A questo punto sono totalmente rassegnata e sicura di dover affrontare il peggio, tipo un’invasione di cavallette o una pandemia che, ah no, è già in corso.

Io le mie mascherine rosa ci facciamo forti ed affrontiamo la dogana di tre paesi diversi, per poi sbarcare vincitrici nella terra promessa, che sarò onesta, mi aspettavo essere un po’ più mite. La Svezia mi accoglie calorosamente, così come mia sorella e il suo ragazzo, che da una settimana mi hanno come parassita sul loro divano-letto.

Ebbene si, per i prossimi due mesi sarò di lezioni di danza via webcam a tirare giù i lampadari di casa e via che si vola.

Male, ma non malissimo.